SCHEDA SITO

In Piazza Stamira nel 1988, durante i lavori di costruzione del parcheggio, sono state ritrovate diverse tipologie di strutture di epoca romana. Nell'angolo Nord/Ovest, tra via Marsala e via Palestro, è presente un edificio a pianta rettangolare suddiviso in diversi ambienti, orientato in senso NO/SE. Uno dei tramezzi è caratterizzato dalla presenza di due canalizzazioni verticali composte da coppi contrapposti, mentre un altro presenta il paramento murario costruito in alcuni tratti da pareti d’anfora disposte a spina di pesce. Il muro perimetrale Est ha una misura parziale di 30 m e si lega nell’angolo SE con un altro muro con andamento EO, avente una lunghezza di 35 m. Le strutture murarie hanno spessori medi da 50 a 70 cm, con fondazioni profonde circa 40 cm che sostengono un alzato conservato solo per circa 20 cm.

Al centro è stato rinvenuto un ampio recinto costituito da due muri, uno avente andamento NO/SE di 103 m di lunghezza, 70 cm di larghezza, conservato per 150 cm di altezza e l'altro NE/SO di circa 52 m di lunghezza, 60 cm di larghezza, alto circa 1 metro, il quale presenta un varco segnalato da due pilastri quadrati (1 m di lato), avente una larghezza di 4.80 m; il muro sembra essere caratterizzato anche dalla presenza di una finestra avente un'ampiezza di circa 180 cm. Questo enorme spazio di cui non si conoscono ancora i limiti, non era pavimentato. Il muro più lungo orientato in senso NO/SE doveva essere costruito contro terra e nella faccia interna presenta una serie di lesene larghe 60 cm e poste ad intervalli di 5.60/5.80 m., che dovevano dare al muro una funzione di sostegno maggiore rispetto alla spinta delle pendici del colle Astagno, lungo il quale era stata costruita la struttura.

All'interno di questo recinto sono stati trovati due pozzi, uno a Nord (diametro interno 125 cm, con spalletta di 20 cm) e l'altro al centro (diametro interno 175 cm), al quale si allineano due muri di mediocre fattura, il primo era lungo 7.50 m e spesso 70 cm mentre il secondo era di 23 m di lunghezza per 60 cm di larghezza, di cui non è chiara la funzione. All’esterno del cortile è stata individuata una buca di scarico molto ampia caratterizzata da vari strati con malacofauna e cenere e due allineamenti drenanti costituiti da  fondi di anfore di tipo apulo.

Presso l'angolo Nord/Est a circa -6 m di profondità rispetto al piano stradale (qa.: 14.18 m s.l.m.) è presente invece una grande vasca (10.65 x 18.60 m), di cui si conservano i muri perimetrali per un'altezza di 150 cm e 60 cm di spessore, che doveva avere una dimensione complessiva di 32 x 20 m. Le pareti interne erano rivestite con uno spesso strato di cocciopesto ed il pavimento era inclinato verso NE. L’assialità tra la vasca e l’ingresso del recinto, ha fatto pensare ad un unico complesso che nella sua forma definitiva doveva occupare un’area di 20.000 mq  (200 x 200 m), interpretabile per le sue caratteristiche costruttive come una palestra.