SCHEDA SITO

Nel cortile dietro l'edificio posto presso Piazza Stracca n°7 (Ex Palazzo Fazioli) sono visibili alcuni ambienti di un importante complesso termale, messo in luce con le ristrutturazioni dovute alle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale nel 1956.

Le strutture murarie che compongono l'edificio sono costituite da un nucleo in cementizio rivestito da un paramento in opera laterizia, mentre le pavimentazioni sono in cocciopesto con inserti di frammenti marmorei e mosaici. 

Il complesso termale era costituito da diversi ambienti tra cui un ampio spazio absidato (A) costituito da una sottopavimentazione in bipedali e suspensurae in bessali, le pareti sono caratterizzate internamente dalla presenza di tubuli mentre esternamente sono rivestite da uno spesso strato di intonaco e lastre marmoree. Nell'angolo Nord/Ovest della stanza è presente una piccola vasca pavimentata a mosaico a tessere bianche. Dall'ambiente absidato A attraverso una apertura ad Ovest, si accede al vano C, il quale presenta le medesime caratteristiche del precedente e da qui, attraverso verso Nord, si passa all'ambiente D, caratterizzato da una sottopavimentazione in bipedali e pavimento in cocciopesto. Oltre a questi ambienti che dovevano essere riscaldati, ad Est è presente un'ulteriore stanza (B) e verso Sud ad una quota più bassa, erano presenti due vasche (E-F) caratterizzate con paramenti in opera reticolata. 

La vasca F era più grande e doveva essere pavimentata in cocciopesto con pareti rivestite da due strati sovrapposti di intonaco e lastre marmoree. Parallelo alla parete Est dell'ambiente absidato (A) troviamo un muro (M) con paramento in opera reticolata costituita da cubilia in arenaria e pietra calcarea del Conero bianca e rossa, disposti a formare una decorazione a zig-zag. Tra il muro M e la parete dell'ambiente absidato A corre una canalizzazione costituita da tegole, che lambisce un piccolo frammento di pavimentazione in  opus spicatum. Durante i saggi diagnostici del 2002 è stato rintracciato il limite Nord orientale del complesso termale, ponendo in luce la continuazione del muro perimetrale emerso durante gli scavi del ‘56 con andamento SE/NO (US 209), il quale chiude direttamente su uno sperone di marna sul quale si appoggia anche il muro perimetrale Nord (US 210), che prosegue oltre la sezione di scavo verso Ovest. L’edificio termale dunque poggia sul lato Est direttamente sul banco di marna della collina tagliato a gradoni. I muri sono stati costruiti in opus incertum con pietre di medie dimensioni legate con malta tenace alternate a corsi di laterizi orizzontali, utilizzati anche nei punti di ammorsamento delle strutture. Ad Est del muro US 209 c’è una intercapedine occupata da una canaletta, come il resto dell’impianto termale, questa è chiusa a Nord da un muro in laterizi e malta orientato in senso Est/Ovest. Nel vano è stato trovato un lacerto di preparazione pavimentale che si attesta ad una quota di 41.01 m s.l.m.; dai risultati dello scavo e dalla quota della marna non sembra che questa possa essere la pavimentazione del vano, poiché lo strato di base sale da Est verso Nord (41.15 m s.l.m.). Negli strati di crollo dell’ambiente sono stati ritrovati blocchi di pavimentazione a mosaico bianco e nero, intonaco dipinto, frammenti di lastre di marmo e tubuli per il riscaldamento. 

Schede TESS:

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