Nel 1954 durante dei lavori negli scantinati di Palazzo Ferretti sotto al portone di ingresso verso Piazza del Senato sono stati rinvenuti diversi elementi appartenenti ad un range cronologico molto ampio, dal IV sec a.C. fino all'epoca romana. Gli scavi sono arrivati fino alla profondità di circa -6.40 mt dal piano del pavimento.
Materiale inquadrabile tra III e II sec a.C proviene da Palazzo Ferretti dove nel 1968 un saggio esplorativo eseguito nel negli scantinati presso la c.d sala delle Anfore fino alla profondità di circa -4.60 m dalla pavimentazione del vano, consentì di indagare diversi strati caratterizzati dalla presenza di ceramica di epoca romana a partire da -30 cm fino a -2.80 m. A questa quota lo strato diventa duro e grigio molto pressato caratterizzato dalla presenza di frammenti di ceramica di impasto fino alla profondità di 4 m, dove ne copre uno più scuro con pietre frammenti di ceramica d’impasto e nera fino a -4.60 m dal p.c. Durante questi scavi vennero recuperate diverse monete di cui una di bronzo di Ancona, caratterizzata sul dritto la testa laureata di Afrodite e sul rovescio due astri su braccio flesso con mano reggente un ramo di palma, una illirica del re Ballaios coniata probabilmente tra il 190 a.C. e 168 a.C. ed una punica del 268/241 a.C. La monetazione di Ancona è un argomento ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi di numismatica, inquadrata tra l’inizio e la fine del III sec a.C. anche se gli studi più recenti propendono per una datazione bassa. Una ipotesi che pare confermata anche dai contesti funerari dove sono state ritrovate alcune monete come la Tomba n°5 di via Goito (ANC 227), la Tomba n°47 di Corso Amendola (ANC 158), la tomba n°306 della necropoli di Villarey, tutte databili alla fine del III inizi II sec a.C. Le tombe successive sono tutte caratterizzate dalla presenza di monete romane, come obolo di Caronte, ad eccezione della tomba n°XXX di Corso Amendola - prop. Guglielmini- Cesaroni via del Mattatoio (ANC 132), datata all’ultimo quarto del II sec a.C., caratterizzata dalla presenza di monete romane (un asse e un quadrante di piede onciale ridotto) e tre bronzi greci più antichi, provenienti da Corcira, Sicione e dall’Egitto. Dopo questa data le molte straniere si ritrovano ad Ancona solo in aree adibite alle strutture portuali come nel caso dei c.d Magazzini del Porto (ANC 25), via Barilari (ANC 275) e via Podesti (ANC 37). Dunque il periodo di monetazione di Ancona dovette essere relativamente breve, per poi inserirsi definitivamente nella sfera di influenza romana.
Nel 1954 durante dei lavori negli scantinati di Palazzo Ferretti sotto al portone di ingresso verso Piazza del Senato è stato rinvenuto un muro di epoca romana avente una lunghezza di circa 140 cm su cui si impostano le fondazioni dell'attuale edificio. Gli scavi sono arrivati fino alla profondità di circa -6.40 mt dal piano del pavimento. Al centro del recinto, lato mare, è stato invece individuato un pozzo a tre strati di mattoni murati a calce, che è stato svuotato fino alla profondità di -9.20 mt dal piano della strada. Il pozzo presenta vari strati di riempimento, dopo una parte di terra e macerie, alla quota di circa -5 mt. sono stati ritrovati materiali di epoca romana come frammenti di anfore, tegole e laterizi.
Titolo | N° Inventario | Anno | Scala | Autore | Descrizione |
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Archivio | Protocollo | Descrizione | Anno |
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Archivio diari scavo | Cartella 5 - Busta 2 | Scantinato - Saggi di scavo (Novembre 1968) | 1968 |
Archivio diari scavo | Cartella 5 - Busta 1 | Saggi di scavo in Piazza del Senato e nello scantinato di Palazzo Ferretti (Agosto - Settembre 1954) | 1954 |