SCHEDA SITO

Nella seconda metà del XII secolo, con le attività militari delle truppe imperiali di Federico Barbarossa, Ancona subì due assedi nel 1167 e nel 1173. A seguito di questi eventi molto probabilmente la città decise di dotarsi di un nuovo circuito murario, realizzato interamente in pietra, che andava ad inglobare tutto il fronte mare andando dall’Arco Capoleoni all’Arco Nappi. Su quest'ultimo è presente una iscrizione realizzata in occasione della costruzione della porta urbica, datata al 1159. Buona parte delle mura e delle relative torri che si trovavano lungo il circuito sono state documentate e poi abbattute nelle ricostruzioni post-belliche degli anni ’50 del Novecento di via Saffi per la realizzazione del Lungomare Vanvitelli, per una lunghezza complessiva di 230 mt. Le strutture sono nella quasi totalità caratterizzate da paramenti in conci squadrati di pietra calcarea che foderano un nucleo in pietrame e calce. Solo un breve tratto della cinta muraria, lungo circa 4,5 m, risulta in laterizio ed è provvisto di un varco di accesso, a testimoniare probabili restauri e manomissioni successive.

Nel corso del Duecento il quartiere portuale continuò ad espandersioltre il circuito murario come dimostra la Casa del Capitano del Porto che infatti sfrutta l'infrastruttura difensiva come parete posteriore dell'edificio.

Alcune porzioni di mura, più arretrate verso il monte, sono invece identificabili quali testimonianze delle fortificazioni della città databili tra XI e XII secolo. Queste strutture avevano la duplice funzione difensiva e di contenimento dei terrazzamenti su cui si impostava l’abitato. Ne restano alcune porzioni lungo Via Volto dei Seniori, di fianco al Palazzo degli Anziani, sulle quali si aprivano una porta e una torre ancora in parte visibili.

Nel Trecento furono costruite le nuove mura, questa volta costruite in laterizio a diretto contatto con le onde del mare.