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La domus di via Orsini doveva estendersi probabilmente più a Sud, infatti  in occasione di alcuni saggi preventivi eseguiti nel 2002 sono emersi una piccola porzione di pavimentazione in opus tessellatum a tessere bianche (qa. 30.20 m s.l.m.) in fase con un breve tratto di muro ed alcune strutture murarie che nell’insieme individuano la presenza di cinque vani (A - E). Le strutture sono realizzate in pietra con malta di calce, spessi mediamente 50 cm dei quali si conserva un’alzata massima di 20-30 cm, per lo più a raso con i pavimenti. La presenza di intonaco lascia supporre che le pareti fossero dipinte. I vani A e B sono caratterizzati da una pavimentazione in opus signinum, realizzata in calce e cocciopesto (battuto) con tessere di 2-3 cm in materiale lapideo disposte in allineamenti ortogonali. In corrispondenza dei vani C e D si individuano cinque porzioni di pavimento in mosaico con tessere bianche e nere di forma quadrata di 12 mm di lato. In particolare alcune porzioni di mosaico sono in tessere esclusivamente bianche con posa obliqua a 45 gradi rispetto all’andamento dei muri.  Nello spigolo Sud e nel lato Sud-Ovest, sono presenti due porzioni di pavimento, sempre in opus tessellatum, che presentano una cornice a tessere nere che costituisce una fascia di circa 10 cm parallela ai muri perimetrali. Nella parte esterna e interna alla cornice le tessere sono disposte oblique a 45 gradi mentre nella cornice stessa sono disposte parallele ai muri. Nel 2005 in occasione della realizzazione di una palificata sono stati individuati altri muri romani insieme ad una rilevante porzione di pavimento in opus tessellatum a decorazione geometrica con rettangoli, a tessere nere, disposti a croce, intercalati da quadrati più piccoli e più grandi a tessere bianche, delimitato il tutto da  una cornice a fascia continua di tessere nere con larga banda a tessere bianche a ridosso del muro.

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