SCHEDA SITO

Nel 1960 in Piazza Malatesta vennero trovate sei tombe di epoca ellenistica, di cui due (T.1, T.5) databili tra la metà del III e l’inizio del II sec a.C. e altre quattro al II sec a.C..

Tra III e II sec a.C.

Di questo gruppo la più antica è la Tomba n°1, databile alla metà del III sec. a.C., la cui fossa è scavata direttamente nel banco naturale di marna a circa -4 m dall’attuale piano di campagna (qa.: 32.18 m s.l.m.). La fossa, orientata NS, misurava 2,25 m. di lunghezza, 60 cm di larghezza e 60 cm di profondità. Come corredo aveva un'anfora di terracotta, un vaso a corpo lenticolare decorato con linee orizzontali verniciate in marrone con due motivi a S sulle spalle ed uno strigile in ferro. Il defunto aveva al collo una collana di grani di terracotta sferici inframezzati da altri di forma conica, rivestiti in lamina d'oro con pendaglietti in filo di rame. Sul lato destro aveva un kantharos con piccolo piede a vernice nera con baccellature ed ornato dipinto sotto l'orlo del tipo Gnathia. Vicino vi era un ciottolo ovoidale utilizzato per chiudere il vasetto.

Di poco successiva è la Tomba n°5, datata tra la fine del III sec a.C. e gli inizi del II sec a.C., una delle più antiche attestazioni di tomba a cassa litica rettangolare con copertura a doppio spiovente. La tomba, orientata in senso NNE / S-SO, aveva un ricco corredo formato da: un anello in lamina d'oro, un unguentario fusiforme decorato sul corpo da fasce orizzontali parallele nerastre, una moneta di bronzo, una lucernetta fittile, uno Skyphos su piede di tipo Gnathia, un unguentario fusiforme con anse verticali, una pisside con coperchio, una anforetta con imboccatura larga svasata e due anse decorate sulla sommità con due rocchetti pieni, alcune perline di vetro pertinenti ad una collana e infine due orecchini formati da anellini in sottile filo d'oro ritorto.

Tra II e I sec a.C.

La continuità dei luoghi di sepoltura continua anche in Piazza Malatesta con sepolture sia ad inumazione (T.2, T.4, T.6), che a cassa litica (T.3), le quali presentano un medesimo orientamento NNE/SSO, cronologicamente inquadrabili nel II sec. a.C.  La tomba n°2 aveva un corredo composto da anfora di tipo rodio, con due bolli sulle anse, un unguentario fusiforme con due anse a bastoncello impostate verticalmente, punteruolo in osso, 12 astragali, una scodella a vernice nera e frammenti di vaso attico a figure rosse. La tomba n°3 aveva una scodellina a vernice nera, un’olpe di ceramica grezza, un'anfora, uno strigile in ferro, un unguentario fusiforme. La tomba n°4 doveva apparteneva ad un bambino di circa 7-8 anni, con un corredo composto da un piccolo unguentario fusiforme, una olpetta a vernice nera senza manico, una moneta in bronzo, due unguentari fusiformi e un'olletta a vernice nera. Infine la tomba n°6 si trovava nel punto in cui il terreno vergine scendeva con un rapido declivio e presentava un corredo composto da due unguentari fusiformi, una moneta di bronzo, una brocchetta monoansata a superficie grigio-scuro con decorazione a rilievo di tipo megarese, un anello d'oro, due orecchini costituiti da anellino aperto in filo d'argento. La parte meridionale della necropoli era profondamente sconvolta e non sono state ritrovate tombe intatte, ma numerosi frammenti pertinenti ad una Kylix a figure nere, una fibula in bronzo del tipo con arco e foglia ornata da anellini e staffa e disco, alcuni bottoncini di bronzo,  una coppetta di impasto di tipo piceno, frammenti di kylix e kantharos di ceramica buccheroide del tipo "Belmonte".  Questi materiali lasciano presupporre che la vicina necropoli dell’età del Ferro di Piazza Malatesta si estendesse anche nelle zone limitrofe.