SCHEDA SITO

Tra il 1979 ed il 1983 vennero eseguiti a cura della dott.ssa Virzì alcuni saggi stratigrafici posti nell'area del pavimento musivo della natatio delle c.d. terme dell'anfiteatro (Saggio I e II 1979-1981; Saggio III-IV 1983). Gli scavi hanno dimostrato che l’area fu oggetto di diverse fasi di frequentazione a partire dalle sporadiche tracce con materiale afferente alla cultura tipica del Piceno VI di fine IV inizi III sec. a.C., momento in cui ricominciano anche le attestazioni funerarie.

Questi livelli vengono obliterati dalla costruzione di un muro in opera quadrata, avente una lunghezza di 5,13 m, orientato in senso SO/NE, il quale doveva svilupparsi verosimilmente verso Est al di sotto dell’attuale zona delle terme e dell’anfiteatro.  Questa struttura (qa.: 37.42 m s.l.m. quota della risega di fondazione), conservata per pochi filari, dovrebbe essere databile alla fine del III sec a.C. ed il suo orientamento detta quello della successiva strada basolata, datata tra II e I sec a.C. (qa.: 38.2 m s.l.m.), documentata archeologicamente per una lunghezza di 10 m e una larghezza di 3.8 m.

La strada è formata da basoli di dimensioni medie di 25 x 30 cm, tranne ai margini e al centro dove sono di maggiori dimensioni (30 x 50 cm). Sul lato occidentale della strada si affacciava un edificio coevo costruito con muri di pietra decorati con affreschi di diversi colori, il cui crollo è stato documentato al di sopra di una pavimentazione in cocciopesto (qa.: 38.2 m s.l.m.) posto alla medesima quota del lastricato esterno. L’andamento delle strutture  in pietra, di cui si conserva un angolo, ci lascia ipotizzare che l’edificio dovesse occupare lo spazio tra la strada ed il colle Guasco con un orientamento SE/NO. Queste strutture sono emerse al di sotto dei livelli di preparazione del mosaico (US 1, 2 e 3) e di uno strato di abbandono (US 8).