I resti dell'acquedotto sono inglobati nelle strutture dell'Istituto Nautico. L'acquedotto era composto da due condutture coperte a doppio spiovente con tegole. La struttura era conservata per circa 40 metri, per una larghezza di 52 cm. ed una altezza 1.5 mt.. Il condotto superiore è interpretabile come acquedotto, sia per misure, per forma dello speco e per la presenza di tre pozzetti di ispezione, mentre il condotto inferiore sembra più una fognatura. La parte interna del condotto è realizzata in mattoni, il lato esterno verso monte è stato riempito a sacco con pietre slegate senza malta, mentre quello verso mare è costituito da pietre frammentate legate con malta chiara poco consistente.
Secondo la relazione dell'ispettore centrale nel 1967, la datazione dell'acquedotto potrebbe essere riferita o alla tarda epoca romana o al periodo bizantino o al primo medioevo. La conduttura superiore poggio su un muro di epoca imperiale e sostiene a sua volta un muro del XIII/XIV secolo.
Il possente muro di fondo, contenente l'acquedotto è stato rinvenuto conservato fino a circa 2,8 m sopra l'attuale piano di calpestio. Le rasature dei muri paralleli che delimitavano tra loro i vani dei magazzini portuali, invece, erano conservate a quote poste tra -0,70 m e -1,35 m al di sotto dell'attuale piano di calpestio.
Titolo | N° Inventario | Anno | Scala | Autore | Descrizione |
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Archivio | Protocollo | Descrizione | Anno |
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Archivio Amministrativo | Ancona - ZA2-F62 | Istituto nautico - acquedotto romano | 1967 |
Archivio Amministrativo | Ancona - ZA2-F63 | Via Saffi - Prop. Brilli - Acquedotto romano | 1958 |