SCHEDA SITO

In via Matteotti durante gli scavi per la costruzione di una palazzina negli anni '60, nel cantiere Pace-Mariani è venuta alla luce una porzione di necropoli composta da 39 sepolture, di cui tre databili tra la metà del III sec. a.C. e l’inizio del II sec. a.C. (T.38, T.29, T.8), una alla metà del II sec. a.C. (T.9), una al secondo quarto del I secolo a.C. (T.39) e le rimanenti, tranne alcune dubbie poiché pesantemente danneggiate o prive di corredo (T.10, T.11), sono tombe alla cappuccina di epoca romana (T.1 a T.7, T.12). Tra queste tombe la più antica è la n.38 (qr. -3,20 m dal piano stradale / qa.: 39.52 m s.l.m.) ad inumazione in fossa terragna, datata tra la metà del III sec. a.C. e l’inizio del II sec. a.C. con corredo composto da uno skyphos sovradipinto ed una brocchetta a vernice nera. La tomba n.29 (qr. -5,23 m dal piano stradale / qa.: 37.49 m s.l.m.), ad inumazione in fossa terragna orientata NO/SE, doveva essere probabilmente pertinente ad una donna, non sposata, ipotesi basata sulla presenza nel corredo di un Lebes gamikos rituale a vernice nera e di una pisside in piombo per cosmetici, datata alla metà - fine III sec. a.C. Alla fine del III sec. a.C. è inquadrabile anche la Tomba n.8 (qr. -5,10 m dal piano stradale / qa.: 37.62 m s.l.m.) anch’essa ad inumazione a fossa terragna orientata NO/SE, con corredo funebre composto da un'anfora biansata di 70 cm di lunghezza, due vasetti a vernice nera, uno strigile in ferro in frammenti, una moneta in lega d'argento nella mano destra, un anello di ferro nella mano sinistra ed in particolare sul cranio è stata ritrovata una corona funebre aurea del peso di 6 grammi decorata con foglioline con al centro un fiore. La tomba n°39 è invece una tomba a cassa in mattoni intonacati di bianco con tetto a doppio spiovente con lastre litiche, caratterizzata dalla presenza al suo interno di un letto funebre in osso derivante da modelli in bronzo. Le gambe della kline erano inserite in fosse quadrangolari posti ai lati e del letto si conservano due culmini di fulcra a testa di lince, due elementi tubolari che raccordavano le teste delle linci al collo, alcuni listelli delle cornici, con margine esterno di maggiore spessore e solchi paralleli ai margini e alcune lastrine di rivestimento del telaio. La tomba è datata all’ultimo quarto del I sec a.C. sulla base del corredo che contiene una lagynos.