Il quartiere residenziale si estendeva anche sul terrazzamento superiore di via Fanti il quale era occupato da un’altra domus datata alla metà del I sec a.C. rinvenuta tra il 1955 ed il 1957 durante la costruzione da parte della ditta Paoloni della scuola media N. Tommaseo (oggi Istituto comprensivo Novello Natalucci), ubicata nell'ex cortile del Convento di San Francesco, tra via Fanti e via dell’Ospedale (oggi via Orsini). In quell'occasione sono stati identificati quattro edifici pertinenti a vari rifacimenti, costruiti su due terrazzamenti della collina posti a circa 5 m di divario l’uno dall’altro. Questo dislivello venne compensato nel 18° secolo con la costruzione di un terrapieno sostenuto da un muraglione che corre su via Orsini, su cui fu edificato il convento di San Francesco.
Epoca ellenistica
Edificio 1
Per la costruzione del primo edificio, il più antico, vennero effettuati due tagli trasversali al fianco della collina uno con orientamente NS e l’altro EO, per ricavare lo spazio sufficiente per l’impianto della struttura. A ridosso di questi vennero costruiti due muri che avevano la duplice funzione di contenimento e di struttura portante, il primo ad Est aveva una lunghezza di 23 m, una larghezza di 1.10 m, mentre il muro Nord era lungo 15 m per una larghezza di 75 cm, entrambi si sono conservati per un'altezza massima di circa 5 m. Complessivamente l’edificio occupa un’area di 24 x 17 m ma doveva sicuramente estendersi verso Nord, Ovest e Sud, dato che le strutture continuano oltre la zona di scavo. I muri sono costruiti con pietre calcaree grezze uniti con calce e pozzolana con due-tre ricorsi di mattoni ogni 50 cm, che misurano 45 x 30 x 7 cm con uno spessore di malta di circa 2 / 2,5 cm. Questo edificio era composto parzialmente da due vani, uno a Nord, diviso internamente da tre setti murari ed uno a Sud, denominato A1.
Il vano Nord era caratterizzato dalla presenza di muri in mattoni (45 x 30 x 7 cm) con orientamento Nord/Sud che dividevano lo spazio in tre ambienti aventi larghezza 1,70 metri, 2,05 metri e 4.45 metri (da Est verso Ovest, l'ambiente più ampio è a Ovest). Le strutture divisorie interne hanno (partendo da Est) le seguenti larghezze: 0,50 metri, 0,85 metri e 0,80 metri. Dal muro Nord parte anche un altro setto sempre ad angolo retto orientato Nord/Sud, interpretabile come struttura perimetrale costruita a ridosso della collina con pietrame grezzo, avente una larghezza di circa 1 metro ed una lunghezza di 2.70 metri. Lo spinato dei muri raggiunge quota relativa di -4,96 metri (qa.: 28.63 m s.l.m.) e quindi si trova a -90 cm rispetto ai piani di calpestio.
Il vano A1 a Sud era delimitato da due muri ad angolo retto il primo Est/Ovest era realizzato in cementizio su uno zoccolo in mattoni alto 1,15 m (mattoni 42 x 30 x 5,5 cm), mentre l’altro a ridosso della collina aveva le medesime caratteristiche costruttive dei muri perimetrali esterni di tutto l’edificio. L’ambiente era caratterizzato da una pavimentazione in lastre di travertino bianco (32x18x15 cm) con fascia di riquadro nera di ardesia larga 5 cm decorata con listelli di 1 cm di colore nero tra lastra e lastra, conservata solo negli angoli (qr.:a -4,06 m / qa.: 29.53 m s.l.m.), interpretato come un opus sectile non marmoreo. Nell'ambiente è presente anche un pavimento in cocciopesto di 70 cm di spessore e si trova ad una quota relativa di -4,08 m (qa.: 29.51 m s.l.m.). La pavimentazione correva intorno alle pareti affrescate con 3 strati di intonaco (spessori 30 - 35 e 15 mm). La decorazione inizia nella parte bassa con una fascia di colore rosso spessa 40 cm, sopra la quale vi è un pannello grigio scuro (altezza 80 cm) con filettature di riquadro bianche e avorio. Più in alto ci sono altri due pannelli colorati, uno rosso (alto 30 cm) ed uno bianco avorio (alto 40 cm). Una fascia di colore grigio scuro larga 20 cm riquadra i pannelli sia orizzontalmente che verticalmente. Lo stesso motivo decorativo, interpretato come II stile iniziale, è presente anche nel muro più ad Ovest. Date le caratteristiche costruttive di pregio, l'ambiente potrebbe essere interpretato come una sala di rappresentanza di un edificio di cui si conosce solo una minima parte.
Epoca augustea
Edificio 2
L'Edificio n°2 oblitera e sfrutta la precedente abitazione (Edificio n°1), mentre il secondo (Edificio n°3) si pone ad una quota di circa 5.92 m di altezza rispetto al piano musivo dell’edificio sottostante (qa.: 35.95 m s.l.m.), andando ad occupare dunque il pianoro superiore.
Per la costruzione dell’edificio n°2 l’assetto dell’impianto viene ruotato di 15° verso Sud/Ovest e anche gli spazi interni vengono ridisegnati completamente, pur mantenendo come muro perimetrale esterno la poderosa struttura di contenimento dell’edificio n°1 ubicata ad Est a rinforzo del pendio collinare. Infatti in alcuni punti i muri esterni si raccordano con quelli dell’edificio precedente ed in particolare vengono mantenuti per la loro utilità di contenimento rispetto alla rupe, i muri perimetrali, quello a Nord e parte di quello a Sud. L’edificio n°2 era dunque caratterizzato da quattro ambienti a pianta quadrata ed un quinto absidato, posto nella parte più meridionale. Il perimetro esterno del secondo edificio è caratterizzato da un muro a pietrame calcareo grezzo legato con calce e due ricorsi di mattoni (45x28x6 cm) ogni 55 cm per una larghezza di 0,65 cm e conservato per un’altezza di 3 metri. La nuova costruzione è caratterizzata dalla presenza di un ambiente absidato, il c.d. Ninfeo (Vano F - 6), avente un diametro di 8 metri, al cui interno è presente un breve setto divisorio interno lungo 90 cm largo 50 cm orientato Nord/Sud costruito con mattoni di dimensioni 45x28x6 cm, il quale termina con una semicolonna colonna laterizia larga 30 cm e alta 50 cm Il profilo curvo di questo muro è proseguito virtualmente sul pavimento mediante l’impostazione di alcune lastre di pietra bianca larghe 37 cm e alte 18 cm su cui sono evidenti tracce di colonnato dal diametro di 18 cm con un intercolumnio di circa 1 metro di distanza. All’interno di questa profilatura vi era un’area definita come impluvium, caratterizzata da una pavimentazione a lastre di pietra bianca di dimensioni 75 x 40, il cui piano era di circa 15 cm più basso rispetto a quello del mosaico, che decora un corridoio anulare il quale corre lungo tutto il perimetro interno per una larghezza di 95 cm, costituito da tessere nere ed inserti di marmo colorato, grigio, giallo, rosso, nero e bianco di forme irregolari, impostato su una preparazione in pietra alta 18 c.
Le pareti interne dell’abside sono decorate da affreschi di II stile conservati per una lunghezza di circa 5.74 m e alti 2.90 m ed oggi visibili al Museo Archeologico delle Marche. Nella zoccolatura alta 60 cm sono dipinti soggetti nilotici, seguono una fascia rossa di 6 cm e una bianca e rossa di 10 cm su cui si imposta il dipinto di un colonnato con archi e trabeazione. Le colonne pittoriche ripetono l'intercolumnio delle colonne che erano presenti all’interno dell’ambiente stesso, avevano una altezza di 1.85 m e una larghezza di 16 cm Il fusto era di colore bianco decorato con cinque foglie stilizzate poste a diverse altezze di colore verde, viola, arancione, verde e viola. Tra le colonne sono presenti degli archi bianchi a sesto ribassato che si appoggiano a pilastri rosa con abaco aggettante, il cui interno è colorato in nero e le arcate superiori in blu a cui si sovrappone una fascia verde chiaro delimitata da una corinice decorata con ovoli. L’architrave presenta una fascia di circa 20 cm alle cui estremità vi sono delle sottili filettature di rosso contenenti decorazioni stilizzate di ovali intrecciati con colori bianco e rosso. Al di sopra di questo vi era il fregio costituito da una fascia verde di 35 cm al cui centro era dipinto un pannello rettangolare di 80x20 cm con motivi floreali verdi su campo bianco. Il fregio era sormontato dalla cornice che inizia con una fascia di 6 cm di colore arancione delimitata da filettature rosse, a cui segue un’altra fascia di 16 cm decorata con maschere arancioni, azzurre e bianche su fondo rosso scuro. Gli stessi motivi architettonici si ripetono per le altre tre pareti perimetrali, sostituendo alle colonne dei pilastri. Sul muro si vedono le buche per l’impostazione dei travicelli che dovevano sostenere la copertura. Il muro esterno si conserva solo per una lunghezza di 3.70 m con una larghezza di 56 cm ed una altezza di 3 m, il quale doveva avere una estensione di 11.50 m Anche la parete interna del c.d. impluvium doveva essere decorata come testimonia un frammento di affresco raffigurante su sfondo prugna due figure maschili nude, una delle quali prende per le braccia l’altro sollevando contemporaneamente la sua gamba destra. L’abside e il muro di chiusura Nord di questo ambiente, costruito con pietrame calcareo e malta cementizia con un ricorso in mattoni ogni 70 cm (lunghezza 5 m larghezza 50 cm e altezza 4 m), si raccordano con il muro perimetrale Est del primo edificio formando un angolo acuto. Tra l’abside e il muro Nord dell’ambiente A1 del primo edificio viene ricavato un nuovo vano (A2) il quale presenta una pavimentazione in cocciopesto, conservato per una larghezza di 2 m ca. posto ad una quota relativa di di -4.08 m (qa.: 29.51 m s.l.m.), per il quale è dubbia l’attribuzione a questa fase dell’edificio, essendo il piano di calpestio in linea con le quote della prima fase.
A Nord dell’ambiente absidato vi erano altri due vani B (Est) e C (Ovest) decorati con pavimentazioni musive poste alla medesima quota di quelle del c.d. Ninfeo (qr.: -3,56 m / qa.: 30,03 m s.l.m.) a +50 cm in più rispetto alle pavimentazioni del primo edificio. L’ambiente B posto a ridosso della collina era delimitato a Sud dalla parete del c.d Ninfeo e a Nord da un muro in pietrame senza ricorsi di mattoni, conservato per una lunghezza di 2.60 m largo 45 cm e alto 4 metri, per un'ampiezza complessiva di 4.80 x 5.20 m Lo spazio era decorato con un pavimento a mosaico con tessere bianche e nere che si è conservato in tre punti. Il settore Nord e Sud sono caratterizzati da un motivo decorativo a fondo bianco con fascia nera larga 6 cm disposta ad una distanza di 45 cm dal muro perimetrale della stanza. Oltre la fascia nera vi sono dei triangoli equilateri neri di 12 cm disposti parallelamente alle pareti. Il mosaico conservato al centro presenta una diversa decorazione costituita da un motivo geometrico circolare di 65 cm di diametro racchiuso dentro ad una fascia quadrata spessa 18 cm dentro alla quale ci sono altri motivi geometrici composti da quadrati e rombi. Questa decorazione è inserita all’interno di una pavimentazione a tessere bianche decorata con inserti marmorei colorati (giallo, rosso, nero, grigio e verde) e tasselli neri geometrici quadrati, romboidali e triangolari. Le pareti erano intonacate di bianco, ma non ci sono tracce di decorazione.
L’ambiente C disposto a Ovest era delimitato a Nord da un muro a mattoni legati con calce, largo 50 cm e conservato per una lunghezza di 3 metri ed un’altezza di 1 metro, per una ampiezza complessiva di 5.85x 5.30 m Anche qui la pavimentazione era a mosaico con tessere bianche e nere e decorazione a inserti con marmi colorati e tasselli neri geometrici; il mosaico vicino alla parete Nord presenta una decorazione a triangoli equilateri neri con base di 10 cm Il mosaico a Sud presenta una fascia nera esterna spessa circa 8 cm
A Nord si intravede la presenza di un altro ambiente (D) il quale doveva svilupparsi verso Ovest, di cui si conserva la pavimentazione in cocciopesto (qr. -3.60 m / qa.: 29.99 m s.l.m.) ed i muri perimetrali Nord e Est. Il muro Nord in mattoni era conservato per una lunghezza di 1.60 m, alto 0.80 m e largo 50 cm sulla cui superficie vi sono tracce di intonaco, mentre il muro Est anch’esso avente la medesima tecnica costruttiva è caratterizzato dalla presenza di una soglia in marmo larga 120 cm che permetteva l’accesso ad un piccolo ambiente attiguo (vano E), il quale era ricavato sfruttando come struttura perimetrale lo spesso muro di contenimento dell’edificio n°1 ad Est. Questo ambiente era caratterizzato dalla presenza di una pavimentazione a piccoli mattoncini parallelepipedi disposti di piatto (11 x 7 cm) ad Est della quale era presente una soglia documentata dalla presenza dei due stipiti in arenaria.
Edificio 3
L’edificio n°3 costruito poco dopo a quello appena descritto, si disponeva su una superficie rettangolare divisa in quattro ambienti (G-L), con strutture perimetrali costituite da pietrame legato con malta tenace messe in opera su una fondazione di calcestruzzo aventi larghezze, comprese tra i 75 e gli 80 cm e conservate per lunghezze e altezze differenti. Il primo vano (G) posto a Nord-Ovest misura 8.80 x 5.65 m e di questo si conserva il muro perimetrale Ovest (3.20 x 0.75 x 0.80 m), il divisorio Est (3.20 x 0.65 x 1.10 m), il quale era caratterizzato dalla presenza di due pilastri rettangolari uno visibile a Sud che sporge di 45 cm dalla parete ed uno a Nord la cui presenza è deducibile dalla cornice del mosaico ed infine il muro Sud (6.80 x 0.55 x 1,30 m) che presenta dei ricorsi in mattoni (42 x 30 x 7 cm) e quattro strati di intonaco dipinto. Le pitture parietali iniziano con uno zoccolo rosso di 10 cm sopra al quale si alternano una serie di pannelli colorati gialli (0.56 x 1.10 m) e rossi (0.56 x 0.50 m), divisi da fasce verticali nere larghe 7 cm e chiusi in lato da una striscia di colore bianco alta 10 cm e caratterizzata da due filettature di colore rosso di 5 cm di spessore.
L’ambiente, sicuramente di rappresentanza, conserva quasi per interno la pavimentazione musiva a tessere bianche a ordito obliquo con doppia fascia nera larga 10 cm, disposta a circa 40 cm dal muro, decorata al centro con un quadrato (3.28 x 3.28 m) delineato da una fascia nera di 47 cm di spessore al cui interno vi sono delle decorazioni geometriche (qr.: -2.90 m qa.: 36.17 m s.l.m.). L’ambiente a Sud (I) presenta le medesime caratteristiche costruttive e dimensioni del primo, di cui si conservano il muro perimetrale Ovest (4 x 0.80 m), il divisorio Nord e quello ad Est (1.30 x 0.65 x 1.60 m). Il muro divisorio Nord era caratterizzato dalla presenza di intonaco dipinto mal conservato, così come lo è il piano pavimentale in cocciopesto (qr.: -3 m qa.: 36.07 m s.l.m.). Nel vano è presente una canaletta in mattoni (qr.: -80 cm dal piano pavimentale; qa.: 35.27 m s.l.m.) con andamento Nord/Sud con una pendenza del 2 - 3%, che esce dall’edificio formando una curva. La conduttura (35 x 35 x 46 cm) ha una copertura alla cappuccina formata da tegole, le pareti sono in mattoni come il piano di scorrimento. I vani posti nella parte orientale dell’edificio hanno dimensioni ridotte rispetto ai precedenti, il terzo ambiente misura 5.65 x 4.15 m, mentre l’ultimo a Nord/Est 4.15 x 3.50 m Del terzo ambiente (L) si conserva parzialmente il muro perimetrale Sud (80 x 1.60 m) e l’angolo Sud - Est, di cui è stato possibile indagare le fondazioni composte da una struttura in pietrame e conglomerato cementizio formato da calce, sabbia e pozzolana, avente una altezza di 60 cm ed una risega di 15 cm, mentre l’elevato era in opera mista intonacato all’interno, costruita in parte in pietrame e mattoni rotti e in parte con tre filari di mattoni e uno di blocchi di arenaria. Il vano dovette essere oggetto di una ripavimentazione poiché nell’angolo Sud/ Ovest è conservato un lacerto di pavimentazione in cocciopesto posto ad una quota in linea con gli altri ambienti (qr.: -3 m qa.: 36.07 m s.l.m.), mentre a Nord/Ovest si conserva una porzione di pavimentazione musiva a tessere bianche posta a circa 30 cm più in alto (qr.: -2.60 m; qa.: 36.47 m s.l.m.). L’ultimo vano (H) è caratterizzato dalla presenza di un muro perimetrale Nord di notevole spessore, circa 1 metro, conservato per un'altezza di 1.50 m costituito da mattoni e blocchi calcarei in opera quadrata su tre filari, probabilmente di riutilizzo come i marmi frammentati inseriti all’interno della muratura. Nell’angolo Nord/Est sopravvive una parte della pavimentazione in cocciopesto. (qr.: -3 m qa.: 36.07 m s.l.m.).
Epoca imperiale
Edificio 2
Nel periodo romano imperiale anche le domus di via Fanti subirono delle importanti modifiche che andarono a ridisegnare gli spazi interni delle strutture. Per quanto riguarda l’Edificio n°2 in un recente articolo del 2019 Sinopoli definisce l’esistenza di un ambiente absidato (O) che assegna ad un eventuale Edificio n°5, ubicato tra l’ambiente F e A2.
Edificio 3
Mentre per quanto riguarda l’Edificio n°3 i successivi interventi comportano l’obliterazione complessiva dei muri divisori centrali con la messa in opera di un piano pavimentale musivo (M), posto a circa 1.30 m rispetto a quelli precedenti (qa.: 37.47 m s.l.m.) il quale utilizza come margine meridionale il muro perimetrale Sud dell’edificio precedente, mantenendo quindi l’originaria funzione. Il mosaico era realizzato in tessere bianche di 2 cm di lato e nell’angolo Nord/Est rimane traccia di un bordo di 2,2 cm in marmo che ne seguiva il perimetro.
Un’altra importante modifica viene eseguita all’interno del vano (H) che è allargato con la costruzione di un nuovo muro perimetrale Nord/Est. I muri Nord (4 x 0.20 m) ed Est (5.10 x 0.30 m) erano costituiti da pietre e mattoni ricoperti da uno strato di cocciopesto, calce e rena; da notare che il muro perimetrale Est, indagato parzialmente, presenta un'accentuata curvatura e le pareti sono intonacate di bianco. Il muro orientale e quello meridionale avevano una fondazione in pietrame calcareo, scavata nel riempimento che oblitera le strutture preesistenti e sul quale si imposta il pavimento musivo M, su cui poggia un elevato costituito da un nucleo cementizio e paramento in laterizi, con le pareti interne intonacate. Il muro Ovest aveva una quota di fondazione a -2.70 m (qa.: 36.37 m s.l.m.) e la rasatura a quota -1.58 m (qa.: 37.49 m s.l.m.), mentre il muro Sud aveva la fondazione a -2.36 m (qa.: 36.71 m s.l.m.), lo spiccato a 2.16 m (qa.: 36.91 m s.l.m.) e la rasatura a 1.60 m (qa.: 37.47 m s.l.m.). Questo vano venne probabilmente ampliato verso Sud, come dimostra la rasatura del muro meridionale, che viene poi obliterata dalla messa in opera di un pavimento musivo a tessere bianche (N) posto leggermente più in alto (qr.: -1.46 m; qa.: 37.61 m s.l.m.) rispetto alla quota dell’altro lacerto conservato centralmente.
Scheda TESS:
https://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6560
https://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6561
https://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6562
https://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6563
https://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6564
Titolo | N° Inventario | Anno | Scala | Autore | Descrizione |
---|---|---|---|---|---|
Via Fanti – Edifici romani | 61414 | 1955 | Pozzo n. 14 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61423 | 1955 | Pozzo n. 19 – Sezione stratigrafica C-D | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61417 | 1955 | Pozzo n. 14 – Pianta quotata | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61424 | 1955 | Pozzo n. 20 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61416 | 1955 | Pozzo n. 14 – Mosaico – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61425 | 1955 | Pozzo n. 20 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61384 | 1955 | 1:100 | Planimetria | |
Via Fanti – Edifici romani | 61470 | 1955 | Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61473 | 1955 | Pianta quotata | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61476 | 1955 | Pianta con quote dei piani stradali riferiti al mosaico | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61385 | 1955 | 1:200 | Mosaici romani scoperti durante la costruzione dell’edificio scolastico – Planimetria | |
Via Fanti – Edifici romani | 61482 | 1955 | Resti di mosaico romano – Pianta (Rilievo Ottavini e Casaccia – Luglio 1955) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61475 | 1955 | 1:200 | Mosaici – Sezione A-B | |
Via Fanti – Edifici romani | 61480 | 1955 | Mosaico romano – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61481 | 1955 | 1:10 | Mosaico romano – Pianta | |
Via Fanti – Edifici romani | 61386 | 1955 | Pozzo n. 7 – Restii mosaico romano – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61387 | 1955 | 1:10 | Pozzo n. 14 – Mosaico romano – Pianta | |
Via Fanti – Edifici romani | 61474 | 1955 | 1:25 | Muro A – Sezione I-L e Particolare (F) di fascia | |
Via Fanti – Edifici romani | 61479 | 1955 | Muri romani con intonaci alle pareti – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61469 | 1955 | Piano del pavimento identico a quello dell’affresco – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61471 | 1955 | Sezione A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61472 | 1955 | Sezione C-D | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61477 | 1955 | 1:50 | Sezione E-F | |
Via Fanti – Edifici romani | 61478 | 1955 | 1:50 | Sezione G-H | |
Via Fanti – Edifici romani | 61483 | 1955 | Pozzo n. 1 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61484 | 1955 | Pozzo n. 1 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61485 | 1955 | Pozzo n. 1 – Sezione stratigrafica C-D | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61486 | 1955 | Pozzo n. 2 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61487 | 1955 | Pozzo n. 2 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61388 | 1955 | Pozzo n. 3 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61389-61390 | 1955 | Pozzi nn. 3-6 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61391 | 1955 | Pozzi nn. 3-6 – Sezione stratigrafica X-Y | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61392 | 1955 | Pozzi nn. 3-6 – Sezione stratigrafica H-M | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61393 | 1955 | Pozzi nn. 3-6 – Sezione stratigrafica K-Z | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61394-61396 | 1955 | Pozzo n. 6 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61397 | 1955 | Pozzo n. 6 – Mosaico – Particolare | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61398; 61419-61420 | 1955 | Pozzo n. 6 – Affresco – Rilievo cromatico | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61399 | 1955 | Pozzo n. 6 – Sezione stratigrafica | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61418 | 1955 | Pozzo n. 6 – Sezione del pavimento | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61400 | 1955 | Pozzo n. 8 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61401 | 1955 | Pozzo n. 8 – Sezione stratigrafica (Lato 1) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61402 | 1955 | Pozzo n. 8 – Sezione stratigrafica (Lato 2) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61488 | 1955 | Pozzo n. 8 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61489 | 1955 | Pozzo n. 8 – Sezione stratigrafica (Lato 1) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61490 | 1955 | Pozzo n. 8 – Sezione stratigrafica (Lato 2) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61491 | 1955 | Pozzo n. 8 – Sezione stratigrafica (Lato 4) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61403 | 1955 | Pozzo n. 11 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61404 | 1955 | Pozzo n. 11 – Affresco – Rilievo cromatico | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61405 | 1955 | Pozzo n. 12 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61406 | 1955 | Pozzo n. 12 – Sezione stratigrafica (Lato 1) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61407; 61411 | 1955 | Pozzo n. 13 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61409 | 1955 | Pozzo n. 13 – Sezioni stratigrafiche (Lati 1; 3; 4) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61408 | 1955 | Pozzo n. 13 – Sezione stratigrafica (Lato 1) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61412 | 1955 | Pozzo n. 13 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61413 | 1955 | Pozzo n. 13 – Sezione stratigrafica C-D | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61410 | 1955 | Pozzo n. 13 (?) – Affresco – Rilievo cromatico | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61415 | 1955 | Pozzo n. 14 – Sezione stratigrafica (Lato 1) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61421 | 1955 | Pozzo n. 19 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61422 | 1955 | Pozzo n. 19 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61426 | 1955 | Pozzo n. 21 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61427 | 1955 | Pozzo n. 21 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61438 | 1955 | Pozzo n. 21 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61439 | 1955 | Pozzo n. 21 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61440 | 1955 | Pozzo n. 21 – Sezione stratigrafica C-D | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61441 | 1955 | Pozzo n. 21 – Prospetto | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61432 | 1955 | Pozzo n. 24 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61433 | 1955 | Pozzo n. 24 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61442 | 1955 | Pozzo n. 24 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61443 | 1955 | Pozzo n. 24 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61444 | 1955 | Pozzo n. 24 – Prospetto | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61428 | 1955 | Pozzi nn. 25-26 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61429 | 1955 | Pozzi nn. 25-26 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61430 | 1955 | Pozzi nn. 27-28 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61431 | 1955 | Pozzi nn. 27-28 – Sezione stratigrafica | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61434 | 1955 | Pozzo n. 33 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61435 | 1955 | Pozzo n. 33 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61436 | 1955 | Pozzo n. 33 – Sezione stratigrafica C-D | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61437 | 1955 | Pozzo n. 33 – Prospetto | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61446 | 1955 | Pozzo n. 34 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61448 | 1955 | Pozzi nn. 34-35 – Sezione stratigrafica C-D | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61451 | 1955 | Pozzi nn. 34-35 – Prospetto | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61445 | 1955 | Pozzo n. 35 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61447 | 1955 | Pozzo n. 35 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61449 | 1955 | Pozzo n. 33 – Sezione stratigrafica E-F | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61450 | 1955 | Pozzo n. 33 – Sezione stratigrafica G-H | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61452 | 1955 | Pozzo n. 36 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61453 | 1955 | Pozzo n. 36 – Sezione stratigrafica (Lato 1) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61454 | 1955 | Pozzo n. 36 – Sezione stratigrafica (Lato 2) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61455 | 1955 | Pozzo n. 36 – Sezione stratigrafica (Lato 3) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61456 | 1955 | Pozzo n. 36 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61457 | 1955 | Pozzo n. 36 – Prospetto | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61458 | 1955 | Pozzo n. 37 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61459 | 1955 | Pozzo n. 37 – Sezione stratigrafica A-B | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61460 | 1955 | Buca n. 5 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61461 | 1955 | Buca n. 5 – Sezione stratigrafica (Lato 1) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61462 | 1955 | Buca n. 5 – Sezione stratigrafica (Lato 2) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61463 | 1955 | Buca n. 5 – Sezione stratigrafica (Lato 3) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61464 | 1955 | Buca n. 5 – Sezione stratigrafica (Lato 4) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61465 | 1955 | Buca n. 10 – Pianta | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61466 | 1955 | Buca n. 10 – Sezione stratigrafica (Lato 1) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61467 | 1955 | Buca n. 10 – Sezione stratigrafica (Lato 2) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 61468 | 1955 | Buca n. 10 – Sezione stratigrafica (Lato 3) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 13644 | 1955 | 1:100 | Planimetria e Sezioni A-B; C-D; E-F | |
Via Fanti – Edifici romani | 44664* | 1955 | 1:100 | Planimetria e Sezioni A-B; C-D; E-F (CDRom) | |
Via Fanti – Edifici romani | 13646 | 1955 | 1:50 | Sezione B-A | |
Via Fanti – Edifici romani | 13647 | 1955 | 1:50 | Sezione D-C | |
Via Fanti – Edifici romani | 13645 | 1955 | 1:50 | Sezione G-H | |
Via Fanti – Edifici romani | 13651 | 1955 | 1:50 | Sezione I-L | |
Via Fanti – Edifici romani | 13648 | 1955 | Edificio 1° – Pianta (Scala 1:100) e Sezione G-H (Scala 1:10) | ||
Via Fanti – Edifici romani | 13649 | 1955 | 1:20 | Edificio 1° – Sezioni A-B; C-D e Particolari | |
Via Fanti – Edifici romani | 13650 | 1955 | 1:50 | Edificio 1° – Sezione E-F e Pareti Nord e Ovest | |
Via Fanti – Edifici romani | 13652 | 1955 | 1:50 | Edificio 2° – Pianta | |
Via Fanti – Edifici romani | 13653 | 1955 | Edificio 2° – Sezioni A-B; C-D (Scala 1:10) e Sezioni E-F; G-H (Scala 1:50) |
Archivio | Protocollo | Descrizione | Anno |
---|---|---|---|
Archivio storico | Ancona - CAS2-F37 | Rinvenimento di tratti di mosaici nella costruenda scuola in via Fanti | 1956 |
Archivio Amministrativo | ZA2-CS1 - via Fanti | Via Fanti | 1955 |