SCHEDA SITO

Tra il 1907 ed il 1909 durante gli sterri operati per la costruzione del nuovo Ospedale Civile Umberto I, furono ritrovate diverse tombe, almeno sette più altre non documentate ma di cui abbiamo l'elenco dei materiali recuperati durante gli scavi.

La scoperta più antica è quella di una tomba di un guerriero dell'VIII sec. a.C. (14 marzo 1907), che ha restituito tra i materiali del corredo una spada ad antenne lunga 56 cm, un dischetto in lamina di bronzo con due fori nel centro e vari esemplari di ambra. Al fianco di questa tomba ve ne era un’altra con corredo femminile costituito da due grandi armille di bronzo a fettuccia, una fibula ad arco a foglia ellittica e staffa a lamella a forma di cuore decorata con croci uncinate, una fibula decorata con un nocciolo d’ambra, un pendaglio pettorale in bronzo per collana con teste stilizzate di animali acquatici, due pendagli d’ambra a forma di pera, vaghi di collana sempre in ambra e numerosi anellini di bronzo. I materiali si trovavano sparsi in un'area di 4 metri quadrati a circa 49 m di distanza dal margine settentrionale di via Farina e a 87,50 m dall’angolo orientale della palazzina Nord della direzione lavori ad una profondità di -1.50 m (qa.: 33.84 m s.l.m.).

Con il proseguimento degli scavi vennero recuperate altre tombe, di cui una maschile posta a 5 metri ad Est rispetto alle precedenti e ad 11 m a Nord rispetto al reparto di chirurgia femminile ad una profondità di -1.70 m dal piano di campagna (7 gennaio 1908), caratterizzata da un corredo con spadino-pugnale (44 cm) in bronzo con fodero in bronzo con puntale a rocchetto (86 cm), piccolo dischetto in lamina di bronzo con foro al centro, piccolo anellino in bronzo, lungo spillo arcuato (25 cm). Un’altra tomba venne scoperta nel 1911 durante i lavori per la realizzazione della strada che dal convitto porta al deposito mortuario con corredo costituito da una fibula a sanguisuga in bronzo, una con nocciolo  e più recentemente nel 1953, a circa -180 cm di profondità rispetto al piano di campagna (qa.: 40.8 m s.l.m.), ad una distanza di 32 m dal padiglione di ingresso e a 15 m dal muro di cinta dell’ospedale di via Matteotti caratterizzata dalla presenza di frammenti di bronzo e bulloncini pertinenti probabilmente alla decorazione di una cintura.