SCHEDA SITO

Tra il 1913 ed il 1914 durante gli sterri per la costruzione di un nuovo edificio nella proprietà del Conte Ferretti (ora Beer - ANC 133), in corso Tripoli di fronte a Piazza Tripoli (oggi Piazza Don Minzoni) vennero alla luce ad una profondità di circa -2,39 metri dal piano di campagna (qa.: 37.99 m s.l.m.), quattro tombe, identificate come la n° 35 (T. XXXV), 37 (T. XXXVII), 39 (T. XXXIX, tomba A) e 40 (T. XL, tomba B). 

La n°XXXVII è una tomba a inumazione in fossa terragna, con scarso corredo databile genericamente alla media età repubblicana. Per quanto riguarda la tomba n°XXXIX, orientata a NO/SE, si deve supporre che sia state scavate due tombe di epoche diverse sovrapposte, poiché la tipologia di tomba a cappuccina, inquadrabile nel periodo romano imperiale non si accorda con i materiali del corredo (coppa a rilievi, una coppa a vernice nera, un balsamario di vetro e 2 conchiglie) che invece si collocano in un range cronologico della prima metà del II sec. a.C. Tra queste la n°XXXV è una tomba femminile a cassa litica rettangolare con copertura a doppio spiovente ubicata ad una profondità -2 m dal piano di campagna (qa.: 38.38 m s.l.m.) orientata NS databile alla fine del II sec. a.C., mentre la n° 40 è una tomba ad inumazione in fossa terragna orientata NO/SE senza copertura e con pochi resti, databili alla metà del II sec. a.C. L'ultima tomba (indicata con la lettera C) che non ha una corrispondenza con la numerazione della necropoli, ha una copertura a lastre di tufo, la tomba è stata manomessa e non ci sono oggetti di corredo. La Tomba n°XXXV presenta la più antica attestazione di letto funebre, un oggetto di prestigio che veniva utilizzato nelle deposizioni delle élites umbre e picene a partire dalla metà del II sec a.C. Nella tomba si conservano dei resti del letto, tra cui il fulcrum a testa di uccello ripiegata, che rappresenta una delle forme più antiche di questa tipologia di oggetti.