La porta, ubicata lungo via Birarelli, doveva appartenere probabilmente al circuito difensivo duecentesco. Il nome della porta si è conservato anche nella vicina chiesa di S. Maria in Porta Cipriana, che figura negli elenchi delle chiese anconetane che versavano le decime al Collettore pontificio alla fine del Duecento. Durante il periodo post-medievale la porta fu inglobata in alcuni edifici in laterizi, successivamente distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi sono visibili della struttura originaria solo alcuni lacerti in pietra bianca riferibili all'imposta e allo stipite meridionale, mentre per quanto riguardo quello settentrionale, è riconoscibile a terra, in una piccola porzione del suo basamento, direttamente incassato nella marna naturale, che qui affiora dall'asfalto circostante.
Una notizia, non verificata, riporta che "durante i lavori di consolidamento del fabbricato, al quale si appoggiano le tracce della più recente struttura medievale della porta, sia emerso un tratto di muratura a blocchi di arenaria".
Titolo | N° Inventario | Anno | Scala | Autore | Descrizione |
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Archivio | Protocollo | Descrizione | Anno |
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